#1 La macchina fotografica
Eludendo tutti i migliori clichè, noi non inizieremo il nostro corso di sopravvivenza alla fotografia con l’articolo ‘Che cos’è la fotografia’. Anzi, molto probabilmente, non lo scriveremo mai. Vogliamo partire direttamente dallo strumento che ci permette di postare le foto della nostra colazione su FB : la macchina fotografica.
Perché è importante parlare della macchina fotografica? Ecco elencati pochi, ma fondamentali, motivi per cui bisogna conoscerla:
- conoscere i componenti ci permette di parlare la stessa lingua e usare i giusti termini
- sapere come funziona ci aiuterà a comprendere molti dei concetti che affronteremo in altri articoli
- fa figo e fornisce delle frasi evergreen da poter lanciare in ogni discussione tra fotografi del tipo: io alzo preventivamente lo specchietto per evitare il micromosso (si rimanda ai prossimi articoli il senso della frase)
Al momento, possiamo catalogare le macchine fotografiche in 4 tipologie:
- Reflex
- Compatte
- Mirrorless
- Telefoni cellulari (ebbene sì, aggiungiamo anche loro, consapevoli del fatto che, nei cultori, possa provocare un’ulcera peptica…)
Noi parleremo, in particolar modo, della reflex perchè è la più articolata e completa nel suo insieme e, soprattutto, perchè tutte le altre non sono altro che una sua derivazione semplificata.
REFLEX
La macchina reflex (detta anche dsrl – digital single-lens reflex) deve il suo nome al meccanismo di luce riflessa. In questa tipologia di macchina, infatti, la luce passa attraverso l’obiettivo e viene ‘riflessa’ al suo interno tramite uno specchio ed un prisma, come si vede da questa immagine:
Ma com’è fatta una reflex? La reflex è composta da due elementi separabili: il corpo macchina e l’obiettivo, detto anche ottica.
Quindi quando vi chiedono ‘che corpo macchina hai?’ sapete a cosa si stanno riferendo.
Il corpo macchina è composto essenzialmente da 4 elementi basilari:
- Lo specchio (mirror) – Svolge due funzioni: copre il sensore e riflette la luce proveniente dall’obbiettivo con un angolo di 45° gradi. Il principio che sta alla base è lo stesso dei periscopi nei sommergibili (e già solo questo dovrebbe farvi amare la fotografia). E’ un elemento meccanico che può alzarsi o rimanere in posizione bassa.
- Il prisma (o anche pentaprisma) – Fa sì che la luce riflessa dallo specchio lo attraversi e venga proiettata nel mirino mantenendo lo stesso punto di vista dell’obiettivo. Prima dell’introduzione del prisma, i fotografi erano costretti a vedere nella fotocamera dall’alto. Questo è stato sicuramente uno dei motivi per cui le reflex hanno avuto grande successo, conquistandosi l’odio della lobby degli ortopedici!
- L’otturatore (shutter) – Ha il compito di controllare il tempo in cui il sensore viene esposto alla luce proveniente dall’obiettivo. Anche questo è un elemento meccanico.
- Il sensore (imaging sensor) – Ha il compito di trasformare la luce in una foto. Per quelli nati prima della caduta del muro di Berlino, il sensore is the new pellicola.
Ora che abbiamo descritto brevemente gli elementi che compongono una reflex, vediamo come funzionano combinati insieme per realizzare una foto.
Quando vogliamo immortalare un soggetto, la prima cosa che facciamo è guardare nel mirino. Come già detto, quello che accade quando guardiamo attraverso il mirino, è che la luce riflessa dal soggetto che vogliamo fotografare entra dall’obiettivo, rimbalza sullo specchio e, passando attraverso il prisma, arriva al nostro occhio. In questa fase, lo specchio è abbassato ed il sensore non è esposto. Quando decidiamo di fotografare e premiamo il tasto di scatto succedono, nell’ordine, le seguenti azioni:
- Lo specchio si alza: dal mirino non vediamo più niente poiché la luce non viene più riflessa
- L’otturatore si apre
- Il sensore registra la luce (si impressiona) ed elabora l’immagine
- L’otturatore si richiude
- Lo specchio torna in posizione originale
MIRRORLESS
Come suggerisce la parola stessa, a differenza della reflex, non ha lo specchio nè il prisma e questo fa sì che siano, tendenzialmente, più piccole. L’immagine arriva direttamente al sensore che poi lo proietta nel mirino. Per il resto i componenti sono gli stessi e il concetto di come viene scattata una foto è la medesima.
COMPATTE
Simili alle mirrorless, con l’unica differenza che l’obiettivo è parte del corpo macchina, quindi non è possibile modificare le ottiche.
CELLULARI
I cellulari hanno solo il sensore (con dimensioni ridotte) e una lente fissa. Non hanno l’otturatore: la quantità di luce che colpisce il sensore viene veicolata tramite l’attivazione e la disattivazione di quest’ultimo.
Ora che conoscete la differenza tra i diversi tipi di fotocamera, scegliete quello a voi più congeniale e iniziate a fotografare! Noi vi aspettiamo sulla nostra community!